Per sempre

Che giorno è “Per sempre“? Un diverbio scaduto di tempo? Uno scontro temporale tra un “vorrei” ed un “avrei voluto”? Un falsato ossimoro letterale che si interessa della felicità e del benessere delle promesse fatte con sincerità e che non si son potute mantenere per eccesso di realtà? Potrebbe anche trattarsi di sentimenti travestiti da atti di solidarietà impotenti, oppure solamente di una falsa traccia per identità inesistenti senza una conclamata residenza, e senza una connotazione geografica per altro viziata da forte stress di omonimia. “Per sempre” non la stampano nemmeno più negli incarti dei “Bozzi d’Afragola”. “Per sempre” non è mai stato garanzia di “alcunchè”, ne di un “talunchì”. Una frattura lessicale insita solo nella nostra egoistica esigenza di far perdurare quel che ci piace all’infinito, a scapito delle recrudescenze fossili e negative che ostacolano un auspicato quieto vivere. Ne siamo vitime tutti, nessuno escluso. Tutti abbiamo avuto crisi illusorie di onnipotenza tali da spergiurare l’impossibile… un furto sociale dal risvolto illusorio, una sorta di Superbonus “turlupinato 100%” ma, a ben studiare l’animo, nessuno froda… è solo una disattesa intenzione senza fissa dimora  o palese circonvenzione di procedibilità vessatoria…

“… Quanto tempo faTu lo diresti ancoraOra che la nostra vita va cosìVoglio solo teIo lo voglio ancoraOra che il silenzio scende su di noi

ForeverIo ti amerò per sempreSarò come vuoi tuTi cercherò per sempreSarò come vuoi tu

E intanto fuori cambia c’è odore di tempestaI tuoni in lontananza la vita è quel che resta

Per sempre…” è una scatola di matite colorate che, alla fine del disegno, rimangono senza l’anima interiore idonea a lasciare traccia del nostro passaggio. Non mai pagine scarabbocciate, patacche o disattenzioni. E’ tutto cià che resta a fine pagina, quando non si hanno più parole per esplorare le verginità variopinte dei racconti, dalle promesse cementate nel fango e di quelle librate al vento. E’ sicuramente tutto ciò che resta del nostro cuore affranto ed illuso dai vapori edulcorati dell’amore… tutto quanto rimane sospeso nella nostra testa in confusione, piena di pensieri  ricordi e piccole favole di ordinaria quotidianità, esasperata dall’aggravante della infatuazione volontaria. “Per sempre…” è un distributore di intenzioni benefiche che servono a farci veleggiare sopra il mondo onorico, con una visione lontana di tempo, non gestibile dalla nostra discrezionalità terrena. “Per sempre…” è anche la fine che ci attende all’improvviso, senza preavviso, con il solo rammarico consapevole di dover perdere tutto ciò che resta!

©blu

6 thoughts on “Per sempre

  1. Per sempre…” è un distributore di intenzioni benefiche che servono a farci veleggiare sopra il mondo onorico, con una visione lontana di tempo, non gestibile dalla nostra discrezionalità terrena. Già, non è gestibile dalla nostra discrezionalità terrena. Concordo.

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  2. …una frase “storica”, che forse abbiamo pronunciato tutti e che nel tempo, oltre ad essere scolorita, sa di “quasi impossibile”!
    Sempre bello leggerti, Paolo, un sorriso

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